Cos'è l'istamina? È vero che l'istamina è contenuta in alcuni alimenti? Perché quando mangio il tonno dopo poco avverto prurito al viso?
Istamina e intolleranza all'istamina.
L'istamina è naturalmente prodotta dal nostro organismo ed ampiamente diffusa
nei tessuti e in particolare nelle cellule coinvolte nella risposta immunitaria,
nelle reazioni infiammatorie e nelle patologie allergiche. L'istamina è prodotta
dalle cellule a partire dall'aminoacido istidina e, oltre ad essere
naturalmente presente nel nostro organismo, si trova in tutta una serie
di alimenti che assumiamo quotidianamente.
Nel nostro organismo l'istamina viene degradata dall'enzima diaminossidasi
(DAO), ma in alcuni soggetti questo meccanismo non funziona correttamente:
l'istamina in eccesso viene riversata nel sangue e talvolta può determinare una vera
e propria intolleranza all'istamina.
I sintomi dell'intolleranza all'istamina sono vari e possono talvolta essere confusi con una reazione allergica.
- Disturbi gastroenterici quali dolori addominali, crampi, pesantezza di stomaco e diarrea
- Rash cutanei, prurito, orticaria
- Nausea, palpitazioni, vertigini
- Mal di testa, emicrania
- Irritazioni della mucosa nasale (naso che cola o naso chiuso)
- Asma, difficoltà respiratorie
- Nei casi più gravi brusco calo della pressione arteriosa e collasso cardiocircolatorio
L'intolleranza all'istamina non viene rilevata dai test allergologici in quanto non coinvolge il sistema immunitario. Esistono altre sostanze che possono provocare reazioni simili a quelle sopra descritte come la tiramina, la caffeina, la solanina, la teobromina e la serotonina.
Dieta e istamina
Come precedentemente detto l'istamina, oltre ad essere prodotta dal nostro
organismo, si trova in una serie di alimenti e inoltre
esistono una serie di cibi (detti istamino-liberatori) che contendono
alcune sostanze (come la tiramina e il nichel) che stimolano la produzione di
istamina da parte delle nostre cellule. La reazione dell'organismo
all'istamina può variare nel tempo pertanto non è detto che sia abbia sempre
la stessa reazione in seguito all'assunzione di alimenti contenenti istamina.
I sintomi sopra descritti in genere compaiono rapidamente
dopo l'assunzione di alimenti ricchi di istamina (circa 40 minuti) e
regrediscono in genere in 8-12 ore. Ecco perché talvolta
può succederci di avvertire un fastidioso prurito al viso dopo che abbiamo
consumato alcuni alimenti tipo il tonno senza esserne allergici.
La regola generale è quella di ridurre al minimo (sia come frequenza che come quantità) l'assunzione di alimenti ricchi di istamina o istamino-liberatori e di non associarli fra loro. Talvolta può essere utile l'astensione totale dal consumo di questi cibi per una o più settimane per poi reintrodurli gradualmente.
La regola generale è quella di ridurre al minimo (sia come frequenza che come quantità) l'assunzione di alimenti ricchi di istamina o istamino-liberatori e di non associarli fra loro. Talvolta può essere utile l'astensione totale dal consumo di questi cibi per una o più settimane per poi reintrodurli gradualmente.
Alimenti ricchi di istamina e istamino-liberatori
L'istamina è contenuta nella carne e nel pesce come frutto del metabolismo cellulare dell'animale. Inoltre l'istamina si trova in alcuni alimenti come prodotto metabolico di microrganismi presenti sull'alimento in seguito a contaminazione. Più l'alimento sarà "vecchio" e maggiore il suo tempo di conservazione, maggiore sarà la carica batterica e quindi maggiore sarà il contenuto di istamina.Alimenti ricchi di istamina
- Pomodori, crauti, spinaci
- Melanzane
- Formaggi stagionati e fermentati
- Conserve
- Ketchup e salsa di soia
- Pesce in scatola e conservato
- Pesce affumicato
- Crostacei e frutti di mare
- Affettati e insaccati
- Alcolici e aceto di vino
- Lievito
Alimenti istamino-liberatori
- Cioccolato
- Fragole, banane, ananas, papaia, agrumi, kiwi, lamponi, pere
- Molluschi e crostacei
- Frutta secca (noci, nocciole, mandorle e anacardi)
- Albume d'uovo
- Spinaci
- Carne di maiale
- Caffè
- Conservanti alimentari come i benzoati
Le informazioni contenute in questo articolo hanno esclusivamente scopo illustrativo e non sostituiscono il parere del medico.
A cura di Silvia Marroni < Torna al sommario FAQ